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La sostenibilità guida il futuro del mercato legale

Alessandro Renna intervistato per la rubrica di DiliTrust Legal Talks di Settembre

INTRODUZIONE

Nel panorama legale, la sostenibilità è diventata un tema centrale, portando in luce una nuova e grande attenzione nei confronti dei valori ESG per gli studi professionali e per i dipartimenti legali delle aziende. Alessandro Renna, Founder e CEO di 4cLegal, si è distinto come pioniere in questo ambito. Sin dal 2018, ha promosso attivamente una cultura della sostenibilità nel mercato legale, offrendo alle aziende una soluzione per valutare non solo la competenza tecnica dei professionisti con cui collaborano, ma anche l’impegno concreto verso una visione sostenibile condivisa. In questa edizione di LegalTalks, Alessandro condivide la sua visione e offre spunti pratici su come promuovere efficacemente la sostenibilità all’interno del settore legale in continua evoluzione.

L’INTERVISTA

Da quando e come la sostenibilità è diventata così centrale nel mercato legale? In che modo voi di 4cLegal affrontate e promuovete questo tema?

Siamo stati tra i primi a introdurre il tema della sostenibilità nel settore legale iniziando a discuterne dal 2018. In quell’anno, l’Harvard Business Review individua in Pablo Isla, CEO di Inditex, il gruppo di Zara, il miglior amministratore al mondo. Isla ha avuto il merito di essere riuscito a trovare un giusto equilibrio tra performance finanziarie e non finanziarie, grazie alla trasparenza nella catena di approvvigionamento e nei rapporti con i fornitori.

La consapevolezza che avvocati e studi professionali sono parte integrante della supply chain delle aziende mi ha portato riflettere su una sempre crescente richiesta di trasparenza nell’acquisto di servizi legali. È nata così l’iniziativa di 4cLegal per la promozione della sostenibilità nel settore legale.

Dal 2018 ad oggi abbiamo riscontrato un trend in forte crescita, confermato dal fatto che le direzioni legali aziendali sono sempre più attente alle politiche ESG dei fornitori, inclusi gli studi professionali. A loro volta, gli studi hanno interesse ad accreditare le proprie prassi sostenibili in modo tale che la sostenibilità sia dimostrabile. Solo in questo modo una direzione legale è in grado di confrontare due studi professionali non solo in base ai costi e alle competenze, ma considerando anche i loro profili ESG.

Il ruolo di 4cLegal è stato quello di promuovere questa tendenza, offrendo alle direzioni legali e agli studi professionali un’infrastruttura digitale per semplificare la valutazione delle politiche e delle performance ESG degli studi professionali.

Negli ultimi anni investitori e top manager aziendali perseguono la sostenibilità a tutti i livelli con lo scopo di creare valore duraturo per gli stakeholder dell’impresa. Perché anche le direzioni e gli studi legali dovrebbero proseguire su questa strada?

La ragione è molto semplice e riguarda la rivoluzione culturale in atto, che chiama in causa anche l’idea di valore. È fondamentale che le direzioni legali acquisiscano una profonda comprensione della sostenibilità. Questi aspetti sono diventati decisivi per il successo aziendale. Le aziende cercano collaboratori che condividano i propri valori. Non si tratta solo di competenze tecniche e di costi, ma di una vera e propria trasformazione del modo di fare business.

Le direzioni hanno un ruolo chiave non solo per assistere l’azienda in termini di conformità alle normative, ma anche per la comprensione del valore della sostenibilità. Lo stesso vale per gli studi professionali che devono saper agire in una società civile fortemente influenzata dalla sostenibilità. Ad esempio, se chiedo una consulenza a un avvocato del lavoro, mi aspetto non solo competenze tecniche sulle normative, ma la capacità di valorizzare le politiche interne per la gestione delle risorse umane in modo tale da rappresentare i valori che la mia organizzazione vuole comunicare all’esterno.

Stiamo assistendo a una profonda trasformazione nel settore legale. La prestazione è sempre più influenzata da obiettivi legati alla sostenibilità che includono aspetti immateriali. Questa sensibilità si traduce in benefici economici e un legame maggiore con i clienti, un’attrattiva superiore per i giovani talenti, un miglior rating bancario e condizioni più vantaggiose per l’accesso al credito. In questo contesto il settore legale deve svolgere un ruolo chiave non solo a livello di consapevolezza, ma in termini di effettiva trasformazione operativa.

Quali sono gli step per riuscire a promuovere la sostenibilità all’interno delle direzioni legali e gli studi in maniera efficace?

Il primo passo è semplificare il concetto di sostenibilità per renderlo chiaro e rilevante per l’organizzazione, identificando priorità specifiche e adottando comportamenti concreti. Per affrontare questa sfida, abbiamo creato uno standard di 27 elementi ESG che circoscrivono altrettanti comportamenti sostenibili pensati appositamente per gli studi professionali.

Gli studi possono accreditare le loro best practice, che in questo modo vengono validate a dimostrazione dell’impegno preso in ambito ESG. È fondamentale che gli studi professionali vedano non solo un costo, bensì un vantaggio nell’essere sostenibili e che la dinamica tra domanda e offerta sia fortemente influenzata dalla promozione della sostenibilità.

È importante avere a disposizione strumenti capaci di misurare gli investimenti in sostenibilità e avere un feedback prezioso sull’effetto dei comportamenti intrapresi.

Un servizio, quello offerto alle direzioni legali di poter accreditare le policy ESG dei propri fornitori, che ha avuto di recente un importante riconoscimento internazionale. Siamo stati premiati a New York ai Legal Procurement Awards di Buying Legal Council, per i risultati raggiunti con i progetti avviati con Snam, Vertiv, BAT Italia e IBSA Institut Biochimique.

Tra le varie iniziative, avete creato l’Hub ESG, dedicato al tema della sostenibilità: come avete sviluppato e portato avanti questo progetto?

L’Hub ESG nasce con l’obiettivo di fornire quello strumento, menzionato in precedenza, in grado di attestare la sostenibilità. Oltre ad essere una piattaforma capace di funzionare da database per le politiche ESG di studi professionali e direzioni legali, l’Hub è pensato come comunità di professionisti che si incontrano in eventi dedicati per discutere di temi chiave, anticipare le tendenze del futuro, e condividere le best practice in ambito di sostenibilità. Si tratta di un luogo in cui è possibile scambiare il know-how necessario a supportare la transizione e l’implementazione di prassi ESG.

Oggi l’Hub è un punto di riferimento nel mercato legale e vede la partecipazione di studi professionali e direzioni legali presenti in ben 30 paesi. In altre parole, l’Hub ESG esprime al meglio l’impegno di 4cLegal per la promozione di una cultura sostenibile nel mondo legal.

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