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4 passaggi per migliorare l’efficienza del Consiglio di amministrazione

Con l’avvicinarsi del nuovo anno fiscale i Consigli di amministrazione si trovano a soppesare vittorie e fallimenti, ad affrontare le principali preoccupazioni e a ottimizzare gli sforzi. La ricerca di una buona governance si conferma oggi più che mai un prova tanto difficile quanto imprescindibile. Abbiamo analizzato come gli esperti intervengono per accrescere l’efficienza dei Consigli di amministrazione.

 

4 passaggi per migliorare l’efficienza del Consiglio di amministrazione

 

Il 2018 ha fatto da scenario a molti scandali sulla corporate governance, non da ultimo quello sul CEO di Tesla, Elon Musk, che ha annunciato la possibile privatizzazione della società in un tweet, senza consultare il proprio Consiglio di amministrazione e portando quest’ultimo ad avere un atteggiamento distante soprattutto a fine anno.

Tuttavia, stabilire cosa abbiano in comune dei CdA poco efficienti è un tentativo alquanto difficile. Fondamentale è comprendere che per i Consigli di amministrazione è impossibile monitorare le performance e supervisionare una società senza ricevere aggiornamenti in tempo reale con la relativa documentazione. Risulta quindi necessario concretizzare l’accessibilità a informazioni sempre aggiornate soprattutto in un periodo in cui la digitalizzazione è un indicatore, direttamente proporzionale, dell’efficacia dei Consigli.

Un altro aspetto importante è quello legato alle dinamiche interne al Consiglio stesso: i dati dimostrano che la redditività  funge da catalizzatore. Infatti, un recente sondaggio sui CdA, condotto nel 2018 dai ricercatori Martin Hirt e Nina Speilmann di McKinsey & Company su 1.100 amministratori, ha rivelato che “i consigli che adottano le dinamiche e i processi migliori e quelli che eseguono le attività core in modo più efficiente, producono performance finanziarie più brillanti”.

I CdA che intendono modificare le proprie dinamiche generali, al fine di migliorarne l’efficienza nel 2019 dovrebbero seguire questi quattro consigli:

1: DEFINIRE UN QUADRO CHIARO

David Dodson, docente della Stanford’s Graduate School of Business, è convinto che il passo più importante per migliorare l’efficienza e le prestazioni dei membri dei CdA sia quello di definire una struttura organizzativa chiara. Le società devono, prima di tutto, esaminare le prassi che esulano dai processi standard come la partecipazione alle assemblee, il codice etico e la dimensione del Consiglio. Specialmente per le società più piccole, il segreto sta nel riconoscere che la struttura dei Consigli non è uguale per tutti. I CEO devono incoraggiare e trasmettere fiducia per garantire una maggiore trasparenza, spesso carente nei Consigli poco efficienti. Dodson sottolinea anche come le realtà di successo siano proprio quelle che hanno implementato una struttura chiara, dove “il CEO è abbastanza sicuro di sé da essere franco con tutti i membri del consiglio”. Bill Huyett, senior partner emerito di McKinsey & Company, mette in evidenza un altro aspetto altrettanto importante, cioè la “creazione di valore a lungo termine”. Vista la netta diversità di background professionali in seno ai Consigli di amministrazione, Huyett considera questo passaggio fondamentale perché permette di comprendere facilmente “le dinamiche della creazione di valore intrinseca all’azienda e alle sue parti costitutive”.

2: NON SOTTRARSI ALLE SFIDE

Tutti i membri del CdA andrebbero incoraggiati a mettere alla prova gli amministratori più influenti, esperti e intelligenti. La ricerca accademica ha, infatti, dimostrato che il conflitto tra figure di alto livello è “naturale e necessario” purché le critiche siano costruttive e non “degenerino in controversie interpersonali poco funzionali”. Secondo Jeffrey A. Sonnenfeld, professore di management all’Università di Yale, i membri dei CdA dovrebbero mettere costantemente in discussione le reciproche opinioni in una “cultura di sincero dissenso”. A suo parere, infatti, “anche una sola voce contraria può fare un’enorme differenza in un Consiglio”. Esaminando la cultura manageriale dei ruoli dirigenziali, Sonnenfeld ha notato “una differenza fra dissenso e slealtà”. Gli amministratori possono chiaramente rendersi conto di questa distinzione che potrebbe rivelarsi controproducente, dall’altra parte, invece, una “sfida rispettosa” rende i CdA più solidi ed efficienti.                                                                                      

3: MIGLIORARE LE PERFORMANCE CON LA

I dirigenti possono utilizzare piattaforme digitali dedicate, come DiliTrust Exec, per osservare la partecipazione  dei membri del consiglio di amministrazione con documenti chiave e aumentare l’interazione con il materiale tramite questionari, sondaggi e commenti interattivi, quali note vocali o post-it. Secondo uno studio sui CdA condotto da McKinsey nel 2018, il 56% “degli amministratori cerca informazioni rilevanti oltre quelle fornite dal management per approfondire le proprie conoscenze”. Nell’era del digitale rendere questi contenuti fruibili è possibile con un semplice click: mediante questi portali digitali le segreterie aziendali possono caricare in tutta sicurezza documenti aggiuntivi e avvisare ogni membro del CdA così da ottimizzare le performance. Una conoscenza inadeguata del proprio settore operativo ostacola le prestazioni dei Consigli, che faticano così ad accrescere la propria efficienza.

4: DIVERSITÀ DI GENERE FRA GLI AMMINISTRATORI 

Nel suo 2018 United States Board Index, Spencer Stuart, ha dichiarato che l’introduzione di nuovi amministratori è troppo lenta per consentire un cambiamento nell’assetto dei CdA negli Stati Uniti. Correlato a questo aspetto un report del 2018 del Financial Times  evidenzia la necessità di una gender diversity nel settore finanziario al fine di ottimizzarne le prestazioni. Ne emerge che: 70 delle principali banche mondiali “hanno assegnato alle donne una media ponderata del 27,2% delle funzioni dirigenziali di più alto rango”. La diversificazione degli amministratori è però un fattore essenziale per garantire un dibattito stimolante e una continua crescita che non può venir meno. I fatti dimostrano che una maggiore redditività è direttamente proporzionale alla partecipazione femminile nei CdA: uno studio di MSCI del 2018 ha rivelato che la crescita media della produttività dei dipendenti era superiore nelle società che presentavano tre o più donne dirigenti fra il 2012 e 2016 rispetto a quelle con una sola o nessuna amministratrice. Quindi, promuovere la diversità di genere nei CdA è un modo per aumentarne l’efficienza e la produttività nel 2019.

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